Provato Of Orcs and Men

Provato il gioco di ruolo dalla parte degli orchi

Provato Of Orcs and Men
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Quando lo incontrammo per la prima volta Of Orcs and Men era un videogioco in fase avanzata di sviluppo, con tutte le caratteristiche salienti ben delineate, ma incapace di creare attorno a sé un folto numero di curiosi. In quel momento tutti gli sforzi e le energie del publisher francese Focus Home Interactive era concentrate su A Game of Thrones RPG, poi sappiamo come è andata...
    Ora che mancano pochi mesi all'uscita (Ottobre 2012) abbiamo incrociato nuovamente il gioco di ruolo votato alla cooperazione tra un orco e un goblin in occasione della Gamescom 2012. Dopo aver assistito alla presentazione a porte chiuse abbiamo ottenuto il permesso di provare uno dei livelli iniziali, potendo così testare con mano le originali peculiarità del sistema di gioco.
    Siete curiosi di saperne di più su Of Orcs and Men? Seguiteci nel nostro hands on...

    A caccia di umani

    Le premesse narrative hanno un fresco sapore di novità per un genere come quello fantasy molto geloso dei propri cliché. All'interno di un universo fittizio l'ultimo evento degno di menzione è stata una guerra sanguinosissima. Da un lato l'esercito dell'Alleanza formato dai regni degli uomini al gran completo, dall'altra orchi e goblin decisi a non piegarsi alla civiltà dei Sapiens Sapiens. Alla fine, però, l'Alleanza è riuscita a prevalere e controllare tutti gli angoli del continente, ma all'Imperatore vincitore non basta aver sconfitto il nemico: vuole distruggerlo e cancellar ogni traccia del "Popolo Verde"!
    Gli umani vogliono a tutti i costi prevenire un altro conflitto e si impegnano in una sistematica caccia all'orco con in mente nient'altro che il genocidio di quella razza. In Of Orcs and Men non vestiremo, però, i canonici panni di un umano, assetato di vendetta e reso cieco da una violenza senza fine, bensì una strana coppia formata da un orco di nome Styx e un goblin di nome Arkail.
    Le premesse narrative in questo caso hanno un peso non da poco nella strutturazione del gameplay. Il proclama degli sviluppatori è la possibilità/necessità di giocare l'intero titolo dall'inizio alla fine in cooperativa. Il precedente A Game of Thrones RPG vedeva intrecciarsi le storie di due guerrieri di Westeros, ma in poche occasioni i due combattevano fianco a fianco; in Of Orcs and Men di contro l'intera avventura vedrà orco e goblin spalla contro spalla. Il giocatore può alternare a piacimento il personaggio controllato a seconda delle sfide proposte: in maniera abbastanza palese il goblin è capace di infilarsi anche nei più piccoli pertugi, raggiungere in salto i tetti delle casupole, mentre in combattimento può essere lanciato contro i nemici anche se preferisce nettamente colpire dalla distanza con pugnali da lancio. Di contro

    "Il sistema di combattimento non è propriamente immediato e richiede un grado di apprendimento superiore rispetto a quello di A Game of Thrones RPG"

    l'orco è dotato di una forza sovrumana (ehr...), può tenere testa a quattro fanti contemporaneamente, mentre come scout esploratore proprio non è indicato.
    La loro quest nel tentativo di assassinare avrà notevoli sviluppi narrativi. Nelle sequenze mostrateci abbiamo incontrato orchi traditori, gli ultimi maghi superstiti costretti a farsi la guerra tra di loro, inquisitori abbigliati con cappa rossa e maschera bianca; abbiamo incontrato villaggi fatiscenti, monasteri innevati costruiti sul cocuzzolo della montagna e lussureggianti foreste immerse nel tepore autunnale.
    Of Orcs and Men concede al giocatore appassionato di RPG anche un sistema di scelta multipla con il quale intervenire nei numerosi dialoghi presenti. Da quanto provato, però, tale sistema non influisce più di tanto sul singolo scambio di battute, figurarsi se ha ripercussioni sull'intera storyline. Casi isolati ed elementari in quanto appartenenti ai primi momenti di gioco, oppure una costante lungo l'intero gioco?

    Un gameplay inconsueto

    Passiamo ora al sistema di combattimento. Il videogioco firmato Cyanide esalta al massimo grado quel filone di giochi di ruolo (tra cui The Witcher 2) in cui l'assegnazione delle abilità è gestita direttamente in battaglia da un menù circolare durante il quale l'azione circostante appare notevolmente rallentata.
    Non appena il giocatore individua un drappello di umani la prima cosa da fare è aprire tale menù circolare ed assegnare a ciascuno slot di attacco dell'orco e del goblin una specifica abilità. Il primo può scegliere tra un approccio puramente offensivo (con conseguenti abilità di pura forza bruta senza alcun accorgimento difensivo) e uno difensivo (più prudente sopratutto se il giocatore è circondato da molti nemici); il secondo può adottare uno spregiudicato approccio in mischia, oppure ripiegare su a lui più congeniali attacchi dalla distanza. Una volta riempiti gli slot con gli attacchi prescelti i due li eseguiranno in sequenza, finchè non toccherà nuovamente al giocatore aprire il menù di pausa tattica e settare una nuova strategia.
    Il sistema di combattimento non è propriamente immediato e richiede un grado di apprendimento superiore rispetto a quello di A Game of Thrones RPG. L'ostacolo principale da superare è l'impossibilità di controllare direttamente gli attacchi della strana coppia, ma solo il loro movimento lungo il campo di battaglia, una manovra inutile che attira contro di sè l'intero plotone contro cui ci stiamo scontrando. L'unico attacco concesso direttamente ai polpastrelli del giocatore (premendo in qualsiasi momento il tasto X del controller Xbox 360) è una sorta di "scaletta" con cui l'orco può scagliare il proprio fido compagno.
    Occorre inoltre prestare attenzione ad una barra rossa sotto l'energia vitale del personaggio: questa sorta di stamina fa sì che più ci muoviamo, più sferriamo attacchi, più questa si carica gradualmente a segnalare un elevato affaticamento. E infine perdiamo il controllo del personaggio per alcuni secondi durante i quali è alla mercé dei nemici. L'orco inoltre vanta uno status berserk, ma non è una condizione positiva. E' infatti l'anticamera della morte del bestione: egli entra in berserk mode quando gli resta poca energia, il giocatore perde il controllo e può solo ammirare il proprio personaggio lottare con tutte le proprie forze rimanenti prima di essere eliminato. A questo punto il combattimento si fa veramente difficile, perchè il goblin è davvero poco resistente e non può minimamente sperare di avere la meglio su più di un nemico per volta.

    Graficamente il gioco presenta alti e bassi. Lo abbiamo provato su PC usando come sistema di input il controller Xbox 360. Ebbene le ambientazioni sono ben riuscite, talune poetiche nelle scelte cromatiche, altre immerse in villaggi devastati dalla guerra e - come se non bastasse - divorati da una pioggia incessante. Di contro volti e animazioni dei personaggi soffrono di alcune problematiche a cominciare da un certo clipping, da una bassa risoluzione degli elementi anatomici (i maghi in quel mondo hanno per caso facce di colore grigio?), da un comparto animazioni debole da cui ne consegue una recitazione digitale abbastanza scadente. Come se non bastasse si aggiunge una telecamera relativamente ravvicinata, la quale inquadra con distacco minimo i modelli poligonali dei personaggi: questo non ha alcuna ripercussione nelle fasi esplorative, ma un minimo contrappunto durante i combattimenti senz'altro.
    Concludiamo con alcune note in merito alla longevità. Il team di sviluppo ci ha fatto sapere che Of Orcs and Men è composto da cinque capitoli caratterizzati da una particolare ambientazione e una specifica storyline da portare a termine. Completare tale cinque capitoli dovrebbe portarvi via all'incirca 15 ore, che salgono fino a 25 se avrete voglia di impegnarvi anche nelle quest secondarie.

    Of Orcs and Men Of Orcs and Men sembra perlomeno in grado di rimediare alle brutture viste in A Game of Thrones RPG grazie ad un comparto tecnico leggermente più performante, una direzione artistica originale e una trama davvero interessante. Anzichè controllare il classico Cuor di Leone senza macchia e senza paura, il giocatore dovrà alternarsi tra un orco e un goblin la cui missione è quella di eliminare l'imperatore della razza umana. Il sistema di combattimento è peculiare, poichè porta alle estreme conseguenze il sistema di pausa tattica visto in altri RPG recenti: una volta impartiti gli attacchi da effettuare e selezionate le abilità il giocatore non avrà alcuna voce in capitolo nella loro esecuzione. Staremo a vedere se questa innovazione nel battle system risulterà digeribile per la stragrnade maggioranza di videogiocatori non appena Of Orcs and Men uscirà sugli scaffali a Ottobre in versione Playstation 3, Xbox 360 e PC.

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